PIERO NECCHI è nato ad Alessandria il 26 dicembre 1951. Dall'età di 12 anni vive in mezzo ai motori, ha iniziato infatti correndo a livello dilettantistico con i kart sulla pista di Bormida sempre seguito e aiutato costantemente dal padre, ex campione motociclistico, suo fervido sostenitore per tutta la durata della sua attività agonistica. Dopo alcuni anni inizia a,correre a livello professionistico vincendo una cinquantina di gare.
Conquista tre campionati italiani: nel 1969 (sulla Pista Rossa di Milano), nel 1971 e nel 1973 (a Roma).
Nel 1971 dopo avere vinto il campionato italiano della massima categoria, entra a far parte di squadre ufficiali: Parilla - Birel - BM.
La sua attività agonistica continua conquistando anche i tre campionati europei dal 1973 al 1975 gareggiando con i vari Patrese, Cheever, Gabbiani e De Angelis. Ha sfiorato per ben due volte l'alloro mondiale perdendolo per banali guasti meccanici. Un anno è stato Patrese a soffiargli il titolo per pochi punti.
Nel 1976 inizia a correre con le monoposto della formula Super Ford 2000. Vince tre gare, ne perde una all'ultimo giro per rottura della frizione, ed essendo inoltre impossibilitato alla partecipazione delle prime tre corse in quanto senza autovettura, perde il titolo e conquista solo il 2° posto nella classifica finale del campionato.
Alla fine della stagione tramite il settimanale Autosprint viene premiato casco d'oro direttamente dall'ing. Chiti come giovane promettente pilota.
L'anno successivo nel 1977 punta a livelli più competitivi iniziando a correre in F.3, aiutato dai fratelli Bertuzzi dell'Astra di Piacenza. Vince a Varano, ottiene 4 secondi posti (Nurburgring - Zolder - Misano - Vallelunga) e 3 terzi posti (Imola - Monza - Magione).
Per ben cinque gare si è trovato in prima posizione e si è dovuto ritirare per guasti meccanici. A Magione nell'ultima gara del campionato italiano, quando si trovava in testa in finale, rompe il cambio arrivando terzo e perde il campionato.
La classifica finale lo vede al 4° posto nel campionato italiano a pochi punti dal vincitore.
Nel 1978 debutta in F.2 sponsorizzato sempre dall'Astra. Ha corso raggiungendo ottimi risultati se rapportati alle caratteristiche della vettura ed al team privato che naturalmente non po­teva raggiungere lo stesso livello dei teams ufficiali.
In questa stagione Necchi ha portato all'esordio in monoposto le gomme radiali Pirelli, contribuendo, gara dopo gara, al loro sviluppo tecnico.
Si è distinto subito dopo le prime corse sul circuito del Nurburgring, dove partito in 5ª fila con un tempo di 7'18"2 (nono tempo di qualificazione) è riuscito a risalire in soli quattro giri sino alla 5a posizione. Si è poi dovuto ritirare per rottura del motore.
A Pau (Francia) riesce a conquistare un ottimo 4° posto se si considera che è partito in 8ª fila.
Sul circuito del Mugello parte in 42 fila a solo 1 secondo e 42 centesimi di distacco da Giacomelli che aveva la pole position, ma è costretto al ritiro per ben due volte a causa delle gomme dechappate.
In giugno a Vallelunga conquista il 3° posto in classifica partendo in prima fila con un ottimo tempo di qualificazione: 1'08"91 di soli 42 centesimi di secondo inferiore a Bruno Giacomelli. Ouesto tempo di qualificazione ha stupito molti e ripropone Necchi come pilota di valore ed in continuo progresso nonostante il suo scarso allenamento in F.2.
Venti giorni dopo sul circuito di Donington conquista il 2° posto nella classifica finale alle spalle del finlandese Rosberg. Nelle prove libere il più veloce è stato Necchi che ha girato in 1'05"57 con una quarantina di litri di benzina.
A Nogaro, nona prova del campionato, dopo il miglior tempo in prova nella prima sessione, è scivolato dal 1° al 7° posto per noie al cambio. Partendo in 4ª fila arriva decimo. Oltre ai pro­blemi di freni Necchi aveva anche noie al cambio ed alla fine della gara la sua mano destra era quasi senza pelle.
Nella 10ª prova del campionato a Pergusa nonostante qualche problema di assetto, riesce a qualificarsi nono partendo così in 5ª fila. Si trovava già in terza posizione quando al 13° giro veniva urtato violentemente da Daly.
Nelle ultime due prove del campionato il nostro pilota è stato sfortunato, sia a Misano dove non si è potuto qualificare sia a Hockenheim dove al 2° giro si è dovuto ritirare per rottura del motore.
La classifica finale lo vede al 6° posto, primo italiano dietro a Giacomelli, dominatore assoluto del campionato europeo 1978.

 

 



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